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Shaftesbury, Anthony Ashley Cooper primo conte di.

Uomo politico inglese. Aristocratico puritano, fu sostenitore della causa parlamentare e ricoprì diverse cariche pubbliche dopo l'avvento di Cromwell (1645). Alla morte di quest'ultimo, favorì la restaurazione monarchica. Esercitò una profonda influenza sul Governo di Carlo II, diventando membro del Consiglio privato della Corona, barone di Ashley (1661) e Cancelliere dello Scacchiere. Nel 1672 fu nominato Conte di Shaftesbury. Successivamente, a causa delle posizioni filocattoliche della Corte e dell'introduzione di clausole religiose nel Trattato di Dover (1670), si oppose alla politica di E. Clarendon e dell'Alta Chiesa. Sostenne le proprie tesi scrivendo un trattato sulla tolleranza, per il quale si valse della collaborazione del filosofo J. Locke. Distaccatosi dalla Monarchia e temendo una restaurazione cattolica, appoggiò il Test Act (l'Atto di Tolleranza), cercando di escludere dalla successione il fratello del re Giacomo. Fu in seguito costretto ad abbandonare la carica di Lord Cancelliere e si pose a capo dell'opposizione. Incarcerato, fece atto di sottomissione. Con l'ascesa al trono di Giacomo II e il ritorno dei Whigs, tornò ad occupare posizioni di prestigio e fu nominato nel 1676 presidente del Consiglio privato della Corona. Appoggiò la legge dell'Habeas corpus e, benché senza successo, si batté per l'Exclusion Bill contro G. Halifax. A causa del progressivo inasprirsi dei suoi contrasti con la corte, allo scioglimento del Parlamento nel 1681 venne arrestato, processato e rinchiuso nella Torre di Londra. Evaso nel novembre del 1682, si rifugiò ad Amsterdam, dove morì poco tempo dopo (Wimborne, Dorset 1621 - Amsterdam 1683).